E’ ormai assodato che il mondo fisico e il mondo digitale si alimentino l’un l’altro, anche perché la rivoluzione tecnologica in corso sta accelerando e facilitando questo scambio. Secondo Google Think, oltre il 40% di coloro che guardano un prodotto sul sito web effettueranno l’acquisto. Quattro consumatori su cinque usano i motori di ricerca per compiere ricerche locali e questa tendenza è in rapida crescita, impattando in maniera significativa sulle vendite dei negozi fisici. Stanno quindi cambiando i presupposti su cui si fondava fino a poco tempo fa il mondo del retail e l’attenzione di brand e insegne si sta sempre più rivolgendo verso le tecnologie di tracciamento degli utenti e del loro comportamento.
Grazie alla geolocalizzazione è oggi possibile sfruttare l’enorme
potenzialità rappresentata dai milioni di visitatori che ogni anno
visitano i siti web alla ricerca di informazioni per acquistare offline.
Fornire a questi utenti un’informazione precisa e coerente per la loro
ricerca online per portarli offline, e soprattutto farlo in maniera
tempestiva su tutti i touchpoint digitali, rappresenta un’opportunità di
fatturato che il settore retail non può e non deve più ignorare. Come
si usa spesso dire per il mondo offline, anche nel mondo online essere
nel posto giusto al momento giusto rappresenta oggi un fattore
strategico determinante per il successo di un brand. Come spiega Claudio
Agazzi, Ceo e Founder di RetailTune, “nel primo semestre del 2019
abbiamo assistito ad un importante mutamento nel settore retail, le
aziende rivolgono grande attenzione alle strategie drive to store
digitali, ma non presidiano ancora quest’area nonostante rappresenti per
loro una priorità. Abbiamo riscontrato molto interesse da parte di
brand e insegne sulla nostra piattaforma e acquisito nuovi clienti che
stiamo aiutando a intraprendere il nuovo percorso di comunicazione, in
ottica local e in funzione loyalty e care.
Le più recenti tecnologie di geolocalizzazione e tracciamento del comportamento degli utenti ci permettono infatti di implementare una serie di strumenti in grado di aumentare in maniera significativa la qualità del servizio offerto ai clienti e potenziali tali, facilitando il reperimento delle informazioni, anticipando le loro esigenze e rispondendo prontamente alle loro richieste". "In questo senso - prosegue Agazzi - rappresentiamo il partner ideale per attivare tutta una serie di attività, grazie al nostro occhio particolarmente attento ai livelli del servizio offerto all’utente ancor prima di varcare la soglia dello store fisico.
Grazie alla geolocalizzazione è oggi possibile sfruttare l’enorme
potenzialità rappresentata dai milioni di visitatori che ogni anno
visitano i siti web alla ricerca di informazioni per acquistare offline.
Fornire a questi utenti un’informazione precisa e coerente per la loro
ricerca online per portarli offline, e soprattutto farlo in maniera
tempestiva su tutti i touchpoint digitali, rappresenta un’opportunità di
fatturato che il settore retail non può e non deve più ignorare. Come
si usa spesso dire per il mondo offline, anche nel mondo online essere
nel posto giusto al momento giusto rappresenta oggi un fattore
strategico determinante per il successo di un brand. Come spiega Claudio
Agazzi, Ceo e Founder di RetailTune, “nel primo semestre del 2019
abbiamo assistito ad un importante mutamento nel settore retail, le
aziende rivolgono grande attenzione alle strategie drive to store
digitali, ma non presidiano ancora quest’area nonostante rappresenti per
loro una priorità. Abbiamo riscontrato molto interesse da parte di
brand e insegne sulla nostra piattaforma e acquisito nuovi clienti che
stiamo aiutando a intraprendere il nuovo percorso di comunicazione, in
ottica local e in funzione loyalty e care.
prenotare il prodotto o il capo nello store, essere informati del ritorno in disponibilità nello store di un capo mancante oppure attiva azioni dirette come la possibilità di avviare una conversazione tramite Whatsapp. Inoltre la comunicazione organica locale, che implementiamo grazie alla piattaforma RetailTune, ci permette di veicolare l’informazione modulandola in base al tone of voice e alla strategia di comunicazione del brand, più o meno 'invasiva' a seconda che si tratti di un brand di lusso o mass market.” “L'attuale tecnologia di geolocalizzazione viene vista quindi non solo dalle aziende ma anche dagli utenti come un servizio di customer care che il potenziale cliente di oggi si aspetta. Non si tratta quindi di un’invasione della privacy, ma di un migliore servizio offerto per entrambe le parti in gioco. Lo dimostra anche l’entrata in vigore del nuovo regolamento UE 2018/1807 sulla circolazione dei dati non personali.
La nuova regolamentazione dell’e-privacy risponde alle nuove sfide e alla crescita del mercato europeo digitale, introducendo la quinta libertà di circolazione dei dati non personali nel mercato unico europeo, nel rispetto di una maggiore trasparenza a favore degli utenti sulle caratteristiche del servizio. E’ in questo ambito che RetailTune offre i suoi servizi e agisce in maniera 'polite', con una comunicazione organica rivolta a utenti che sono già interessati al brand. Copriamo l’ultimo miglio tra il mondo digitale e fisico, migliorando e perfezionando la qualità dell’informazione resa all’utente finale", conclude Agazzi.